La Philofobia ovvero la paura di amare

14/08/2017

Un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla.

Cesare Pavese

L'amore è uno dei sentimenti più decantati dalla letteratura e dalla poesia, è considerato come una forza vitale e un esigenza primaria per l'essere umano. Vi è la teoria che l'amore sia il risultato di tre componenti, intimità, passione e decisione/impegno, collocabili su un triangolo immaginario. La componente dell'intimità si riferisce ai sentimenti di confidenza, affinità e condivisione; determina la tendenza che hanno le coppie di prendersi cura l'uno dell'altro ad aprirsi all'altro in modo autentico. La componente della passione riguarda gli aspetti più impulsivi che possono caratterizzare il rapporto di coppia. La componente decisione/impegno si distingue in due aspetti, l'aspetto della decisione (aspetto a breve termine) che è relativa al decidere di amare qualcuno e l'aspetto dell'impegno (aspetto a lungo termine) che consiste nell'impegno di mantenere nel tempo la relazione. Questi due aspetti possono non essere del tutto consequenziali.

Anche se amare sembra così semplice non è per tutti così, in quanto amare significa entrare in una relazione in cui è possibile affidarsi e fidarsi dell'altro e in molti casi questo può attivare reazioni d'ansia, queste reazioni per alcuni possono essere facilmente superabili e affrontabili per altri possono trasformarsi in una vera e propria patologia fobica, detta Philofobia, letteralmente "philo" significa amore e "fobia" significa paura. La philofobia consiste nel manifestare una reazione di paura anormale, persistente ed incondizionata di innamorarsi di qualcuno.

Per l'essere umano la paura è una normale reazione di attacco-fuga che si manifesta quando siamo in una situazione di pericolo, può diventare limitante quando si lega a convinzioni irrazionali. Per quanto riguarda la paura di amare, le convinzioni irrazionali hanno a che fare con la preoccupazione illogica di poter rivivere esperienze relazionali dolorose, di perdere la propria libertà o addirittura di poter perdere se stessi e confondersi con l'altro. Il solo pensiero di poter perdere il controllo delle proprie emozioni ed entrare in una situazione in cui il proprio equilibrio emotivo possa dipendere da un partner può scatenate profonde reazioni d'angoscia, che si manifestano a livello fisico con nervosismo, irrequietezza e con veri e propri attacchi di panico con sudorazione, battito cardiaco irregolare, mancanza di respiro, nausea e intenso bisogno di fuggire. E' come se innamorandosi venisse minacciata la propria stessa sopravvivenza.

Per evitare e contenere i vissuti d'angoscia la persona philofobica mette in atto una serie di meccanismi di difesa che rientrano nell'ambito delle reazioni di evitamento, si cerca di non entrare in contatto con l'eventuale spasimante, vengono diradati gli incontri fino a mettere in atto anche comportamenti aggressivi che possono scoraggiare e spaventare l'altro. La paura di amare è un vero e proprio stato di inibizione emotiva che può portare ad uno stato di alienazione dei legami amicali, familiari, lavorativi e sociali.

Per chi ha sviluppato una persistente ed immotivata paura di innamorarsi ed entrare in relazione con l'altro, vi è la necessità di ricorrere ad un aiuto professionale per essere in grado d'impegnarsi in una rapporto affettivo duraturo.

© 2016 Dott.ssa Pamela Sparacino - Via della Lirica, 49 - Ravenna
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