Il gioco di coppia

12/03/2017

Quando parliamo di coppia stiamo definendo un'entità autonoma con un suo ciclo vitale; nasce, si sviluppa, muore e con un suo ruolo sociale. La coppia costituisce un rapporto speciale tra due identità, le quali attraverso la loro natura esclusiva, si cambiano l'un l'altro. Da qui ne consegue che il legame di coppia non è solo il frutto di un sentimento di tenerezza e amore che ogni singolo partner prova per l'altro ma è il risultato di un insieme di fattori legati alla vita psicologica interna dell'individuo, che si scontrano ed incontrano. Nel momento stesso in cui scegliamo l'altro cogliamo delle caratteristiche che si adattano al nostro gioco interiore. All'interno della coppia ognuno porta il proprio teatro interno di relazioni e gioca dei ruoli nelle drammatizzazioni interne dell'altro; ogni individuo cerca di 'attualizzare' la relazione fantasmatica di cui è portatore. L'incontro tra le dinamiche interne di ogni componente della coppia porta allo strutturarsi di un gioco di coppia.

Il gioco di coppia è dovuto sia al meccanismo della proiezione che al bisogno, proiettiamo sull'altro parti del nostro sé che rifiutiamo e allo stesso tempo cerchiamo nell'altro ciò che ci è mancato. Il compito, difficile ma nello stesso tempo arricchente per ogni componente della coppia, è quello di riuscire ad integrare le parti alienate della personalità e ciò che ci manca. L'unico modo per riappropriarsi di queste parti alienate e di ciò che ci manca è quello di attivare un processo ridecisionale.

In ambito terapeutico è utile, per sbloccare il meccanismo ripetitivo del gioco e attivare il processo di ridecisione, esplorare i nuclei cognitivi e dietro a questi cogliere il bisogno. L'analisi del gioco di coppia può svolgersi in due direzioni: utilizzare le tecniche classiche, focalizzandosi sugli aspetti patologici della relazione, oppure centrare l'intervento sul 'crescere insieme'. L 'idea guida è di facilitare un insigth che faccia dire: "ma lei/lui ha proprio quello che mi manca, lui ha proprio quello che sto cercando con tanta difficoltà!".

Il compagno può essere visto come ostacolo al soddisfacimento dei propri bisogni o come mezzo per accrescere la propria consapevolezza e integrare le parti carenti di sé.

© 2016 Dott.ssa Pamela Sparacino - Via della Lirica, 49 - Ravenna
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